Passeggiata a mare. E’ caratteristica la palazzata continua di case dalle tipiche facciate dipinte. Nel Parco del Flauto Magico, situato in Corso Rainusso, i bambini possono divertirsi con giochi ispirati all’omonima opera di Mozart, ripresa in modo originale dall’artista-scenografo Lele Luzzati.
Piazza Caprera. mostra tutte le caratteristiche tipiche del tradizionale borgo marinaro ligure: le case addossate le une alle altre, con i portici al piano terra e le facciate dalle fantasiose decorazioni a trompe l’oeil, il bel sagrato a risseu (il mosaico di ciottoli di spiaggia o di fiume, bianchi e neri, a creare fiori ed altri motivi decorativi) davanti alla chiesa di Santa Margherita, l’inizio degli stretti carruggi con le botteghe e i negozi eleganti.
Chiesa parrocchiale di Santa Margherita di Antiochia. La chiesa, che ha dato nome alla città, è di origine antichissima, probabilmente risalente al X secolo, ma l’aspetto attuale è frutto di una completa ristrutturazione voluta, a partire dal 1656, dalla nobile famiglia genovese dei Durazzo (il cui nome ricorre nel percorso cittadino); la facciata con i campanili gemelli, recentemente restaurata, è frutto di lavori ancora successivi (il campanile di sinistra fu ricostruito nel 1925).
All’interno sono conservate opere di grande interesse della scuola barocca genovese: il bel dipinto raffigurante Lo sposalizio di Santa Caterina, di Valerio Castello (XVII secolo, al primo altare della navata sinistra), le sculture del Ponsonelli e le statue lignee, fra cui spicca l’Angelo Custode di Anton Maria Maragliano (XVIII secolo).
Dalla passeggiata mare, attraversati i giardini presso cui si trova anche il molo di imbarco dei battelli per Portofino, si può salire sulla destra lungo una tipica creuza, la strada di mattoni e pietra tipica delle campagne genovesi, per raggiungere una serie di importanti monumenti.
Castello. Fu edificato dalla Repubblica di Genova alla fine del XVI secolo, nell’ambito di un’intensa campagna di costruzione di fortificazioni per difendere le cittadine costiere dagli attacchi dei pirati saraceni. L’edificio, da cui la vista spazia sul tutto il golfo, dopo un accurato restauro è oggi utilizzato per mostre ed altri eventi culturali.
Chiesa dei Cappuccini. Edificata con il convento collegato nel 1608; vi si conserva una splendida statua in marmo raffigurante la Madonna con il Bambino, di scuola francese (XII secolo), che rappresenta una delle più importanti opere d’arte medievali conservate in Liguria. La statua è forse opera di uno degli artisti d’Oltralpe impegnati, alla fine del secolo, nella realizzazione della facciata della cattedrale di San Lorenzo, a Genova.
Villa Durazzo Centurione. Al culmine del piccolo promontorio che divide le due baie di Santa Margherita è l’edificio più noto ed importante della città, che si inserisce nella tipologia delle residenze di villeggiatura volute dalle famiglie aristocratiche genovesi sulle Riviere. In questo caso, si tratta della prestigiosissima casata dei Durazzo, che nel 1678 fece ampliare e ristrutturare una più antica costruzione di proprietà della famiglia Chiavari, realizzando uno dei più importanti insediamenti nobiliari del Tigullio, grazie anche al fatto che con la villa si è conservata una parte ragguardevole dello splendido parco.
La villa passò nel 1821 ai Centurione Scotto, che per un periodo la trasformarono in Grand Hotel, quindi ad Alfredo Chierichetti. Dal 1973 è di proprietà del Comune di Santa Margherita, che ne ha fatto la sua principale sede di rappresentanza. Conserva parte della decorazione più antica (su tutto uno splendido pavimento in maiolica del Settecento), degli arredi otto e novecenteschi e della quadreria.
Il parco conserva sia l’aspetto barocco di giardino all’italiana, nella parte che si affaccia come una terrazza sul golfo del Tigullio, sia quello di un parco romantico all’inglese, ottocentesco, sul lato a monte, che declina verso la città. Vi è ospitata un’importante raccolta di alberi di palma di diverse specie, frutto della passione botanica del Chierichetti.
Chiesa di San Giacomo di Corte. L’ornatissima facciata dell’edificio barocco, affrescato da Nicolò Barabino (1839-91) domina il panorama della città.
Dalla chiesa di San Giacomo di Corte parte la scalinata che scende vertiginosamente verso il mare, passando davanti all’Oratorio di Sant’Erasmo, che conserva ricchi crocifissi processionali ed una importante collezione di ex voto marinari.
Giunti sul mare e lasciato alle spalle il caratteristico mercato del pesce e l’importante porto turistico, si esce dalla città in direzione Portofino.
Poco fuori dall’abitato, sulla strada per Portofino, è situato lo splendido complesso dell’Abbazia di San Gerolamo della Cervara. Il convento nacque nel 1360, su iniziativa dei monaci della vicina Abbazia di San Fruttuoso di Capodimonte, e conobbe il massimo splendore fra Quattro e Cinquecento, quando furono realizzati il chiostro e la torre di avvistamento e la chiesa venne ornata di capolavori, come il Polittico di Gerard David, conservato in parte oggi alla Galleria di Palazzo Bianco in Genova. Nei secoli, il monastero venne visitato da personalità quali Francesco Petrarca, Santa Caterina da Siena e dal re di Francia Francesco I, che vi fu tenuto prigioniero.
Iniziò poi la lenta decadenza dell’Abbazia della Cervara, trasformata in scuola a fine Ottocento e divenuta proprietà privata dagli anni Trenta del Novecento.
L’attuale proprietà ha promosso una radicale campagna di restauro, che ha restituito gli interni dell’Abbazia e soprattutto lo splendido giardino all’italiana, uno dei più importanti giardini monumentali di Liguria, che domina l’intero golfo del Tigullio con le sue precise geometrie e le sue piante rare ed esotiche.
Proseguendo verso Portofino, l’ultima propaggine di Santa Margherita è rappresentata dalla baia incantata di Paraggi, una stretta insenatura dove il riflesso degli alberi fa apparire verde l’acqua del mare e dove si trova un suggestivo castello a picco sulla roccia (un tempo residenza nobiliare genovese, poi dei Savoia, oggi di proprietà privata) ed una piccola spiaggia di sabbia, nel cuore del Parco Regionale del Monte di Portofino.
Sulle alture di Santa Margherita, a San Lorenzo della Costa, nella chiesa parrocchiale è conservata una delle più belle opere fiamminghe della Liguria: il Trittico di Sant’Andrea, che nel 1499 commissionò a Bruges un mercante del luogo, Andrea Della Costa.
La parrocchia di Santa Maria Assunta di Nozarego, realizzata nel 1725 dall’architetto Antonio Maria Ricca, custodisce dipinti attribuiti a Luca Cambiaso e alla bottega di Andrea del Sarto.