La “città dei due mari”, come viene chiamata Sestri Levante, si insinua nel Golfo del Tigullio con una penisola verde detta Isola, al culmine della quale si trovano infatti la chiesa romanica di San Nicolò, prima parrocchia del paese, con la facciata in pietra immersa fra gli ulivi, e la Villa Gualino, residenza privata di gusto storicistico, oggi trasformata in hotel, che sorge sui resti del Castello voluto dalla Repubblica di Genova nel XII secolo in difesa del borgo. Una bella passeggiata che consente la vista delle due baie sestresi porta verso il centro storico.
Chiesa parrocchiale di Santa Maria di Nazareth. Fu fondata all’inizio del Seicento su una cappella dedicata alla Madonna di Loreto e sostituì San Nicolò nel ruolo di primo tempio della città. La facciata ottocentesca in stile neoclassico non lascia indovinare il bell’interno barocco, con l’altare maggiore realizzato dallo scultore genovese Francesco Maria Schiaffino nel 1757, gli affreschi illusionistici dell’abside di Giuseppe Galeotti, di poco posteriori, i dipinti secenteschi di scuola genovese ospitati in fastosi altari marmorei, la cattedra vescovile in legno del Quattrocento, il veneratissimo Santo Cristo, crocifisso ligneo databile al XV secolo (anche se la devozione locale lo vuole più antico di almeno due secoli) e ritenuto miracoloso.
Baia del Silenzio. Offre un panorama naturale mozzafiato: la falce di luna di sabbia, su cui affacciano i prospetti colorati delle case alla genovese, ed il profondo blu del mare ne fanno uno degli angoli più belli della costa ligure.
Abbazia dell’Annunziata. Convento domenicano fondato nel 1467, chiude a ponente la Baia del Silenzio; attualmente è di proprietà comunale e ospita un prestigioso centro convegni; dell’antica funzione rimane solo parte della decorazione barocca della chiesa, ma l’edificio si trova in una posizione davvero unica.
Galleria Rizzi. A levante della Baia del Silenzio, l’elegante edificio ospita la più importante meta culturale della città. Il museo nasce dalla collezione privata di un raffinato appassionato d’arte, Marcello Rizzi, che nel corso della sua vita ha assemblato un’interessante raccolta di dipinti, genovesi e non solo, dal Quattrocento al Settecento, di maioliche italiane, francesi ed orientali, di oggetti d’arte di varia natura, inclusi sculture ed arredi.
Chiesa e convento francescano dei Cappuccini. Posto sulla salita verso Punta Manara, il complesso si trova in una posizione panoramica straordinaria, da cui è possibile ammirare in primo piano la Baia del Silenzio e sullo sfondo l’intero golfo del Tigullio, fino a Portofino. La chiesa ospita eleganti altari in legno scuro (il rigore della regola francescana non permetteva di realizzare costosissimi altari marmorei, ma il risultato è comunque di grande bellezza e raffinatezza) ed un caratteristico presepe animato permanente, con alcune statuine databili al Settecento.
Chiesa di San Pietro in Vincoli. Alle spalle della spiaggia, poco distante dalla Galleria Rizzi, è oggi sede della confraternita di Santa Caterina, in origine ospitata in un oratorio distrutto dai bombardamenti della II Guerra Mondiale (i cui ruderi sono ancora visibili lungo la salita verso San Nicolò dell’Isola). La chiesa custodisce i preziosi arredi della confraternita, dalla bella cassa processionale dedicata alla Santa, di Anton Maria Maragliano (XVIII secolo), a molte opere di scuola genovese; nell’area absidale è impreziosita da stucchi di stile “barocchetto”, databili attorno alla metà del Settecento.
Tornando alla piazza di Santa Maria di Nazareth, ci si può dirigere lungo l’altra grande insenatura, la Baia delle Favole: il golfo venne battezzato così da Achille Campanile, in onore delle pagine piene d’incanto che il favolista Hans Christian Andersen dedicò a Sestri durante un suo viaggio italiano. Lungo la bella spiaggia di sabbia (l’unica naturale nel Tigullio) si stendono gli stabilimenti balneari, gli hotel ed i caffè di un elegante centro turistico. Sulla spiaggia troviamo però anche un pezzo di storia della città, ovvero un leudo rivano, la caratteristica imbarcazione a vela utilizzata per il trasporto verso Genova delle merci pesanti (sabbia, olio, lastre di ardesia).
Lungo la passeggiata a mare della Baia delle Favole spicca la mole di Villa Balbi, oggi albergo di lusso, ma in origine residenza di villeggiatura della nobile famiglia genovese dei Brignole, che la fecero costruire nel Seicento, quindi dei Balbi.
La villa, modificata ai primi del Novecento da Gino Coppedè, è un esempio del ricco patrimonio di residenze nobiliari ancora conservate a Sestri, sia lungo il mare (lo stesso palazzo comunale, poco distante, è ospitato in una residenza Durazzo–Pallavicino) che nell’entroterra, dove svolgevano anche funzione di aziende agricole. Alcune delle residenze sono ancora abitate dalle famiglie originarie e sono per la maggior parte di proprietà privata.
Accanto a Villa Balbi si trova una suggestiva scultura in bronzo raffigurante una Vela, una delle ultime opere del grande scultore Giò Pomodoro.
Lasciando la passeggiata a mare e costeggiando i bei giardini dedicati a Mariele Ventre, torniamo verso il centro storico ed il caratteristico carruggio, con i negozietti, le facciate dipinte, i bei portali in ardesia che ci restituiscono il gusto più autentico del borgo genovese.
Proseguendo per circa tre chilometri lungo la costa, verso levante, troviamo il sobborgo di Riva Trigoso, con il nucleo più interno di Trigoso - dove sorge la bella chiesa di Santa Sabina - ed il caratteristico borgo di pescatori sul mare, con un’ampia spiaggia di ciottoli. Nelle profondità del mare, davanti al borgo, chi ama le immersioni può trovare un Presepe sommerso.