Oltre all’aspetto più caratteristico di Lorsica, la produzione di damaschi e lampassi, ancora prodotti artigianalmente nella casa-laboratorio Demartini, un altro pregio del territorio è senz’altro il paesaggio rigoglioso con le molte testimonianze della cultura contadina: la testa apotropaica in pietra scolpita sull’architrave di una vecchia abitazione nel centro di Lorsica, le antiche case rurali di Cò di Verzi; il casolare in località Fossato, ove è possibile ammirare anche un monumentale albero di nespolo; le case in pietra con architravi megalitici in località Acqua di Sotto; i numerosi tratti di antiche mulattiere con “steccati” in ardesia, i portali megalitici in alcune case contadine di Verzi, i mulini ad acqua a Molino di Lorsica e Castagnelo, tutte testimonianze di un antico e sostenibile uso del territorio che si è tramandato fino ad oggi.
La chiesa di Lorsica custodisce inoltre un crocifisso della scuola di A.M. Maragliano (XVIII secolo) e un piviale detto “dei leoni”, donati da una ricca dama genovese ad un seminarista di Lorsica.
A Barbagelata, stazione di villeggiatura, si trova la chiesa più alta dell’Appennino Ligure.