Una tomba a inumazione scoperta a Orero e frammenti ceramici di epoca romana affiorati a Casareggio testimoniano la frequentazione del territorio nell’antichità.
Le prime attestazioni documentarie risalgono all’XI secolo: alcune località della zona sono menzionate nel 1059, anno in cui il vescovo di Genova concedeva in affitto beni confinanti con il territorio di Orero.
Le due parrocchie di San Michele di Soglio e di Sant’Ambrogio di Orero definiscono due territori storicamente distinti: di influenza bobbiese la prima (vi esisteva la “cella” benedettina di Solia), di ascendenza milanese la seconda, dove la presenza della chiesa ambrosiana si legge ancora nella dedicazione a Sant’Ambrogio delle chiese di Orero e Cornia.
Nel 1311 la chiesa di Sant’Ambrogio de Olledo risultava dipendente dalla pieve di Cicagna (Plecania). Nel 1495 fu incorporata nella parrocchia di Zerega, due anni dopo passò sotto il controllo dell’arciprete di Cicagna, finché nel 1603 l’Arcivescovo di Genova la eresse a parrocchia indipendente.
Dal XVII secolo Orero e Casareggio fecero parte dei territori montani (“di Oltremonte”) della Podesteria, poi Capitaneato di Rapallo, sottoposto al dominio di Genova, di cui seguirono le vicende fino all’epoca moderna.