Citata nel Chronicon parmense di Salimbene da Parma (XIII secolo) e in un romanzo di Maupassant, Chiavari ricorre soprattutto nella letteratura di epoca risorgimentale. Il protagonista del racconto La Fanciulla dagli occhi d’oro (1834-35), di Honorè de Balzac, propone all’amata un romantico viaggio a Sorrento, a Nizza e a Chiavari; in tempi più recenti il giornalista e scrittore Umberto Cavassa (si veda alla voce "Personaggi"), ambientò in città il romanzo I giorni di Casimiro (1948) e la scrittrice chiavarese Elena Bono ha dedicato l’atto unico Giuseppe Garibaldi all’arrivo a Chiavari dell’Eroe dei due mondi, che si rifugiò in casa dei cugini Puccio, dove sarebbe stato arrestato.
In città Filippo Tommaso Marinetti tenne nel 1931 un Aeropranzo futurista e furono attivi artisti quali Alberto Salietti (i cui inediti Diari pittorici si conservano alla Società Economica di Chiavari http://www.societaeconomica.com/), Emanuele Rambaldi, Adriano De Laurentis http://www.delaurentis.it/ .
Anche lo scultore Lorenzo Garaventa ha lasciato alla Società Economica le proprie sculture, che oggi costituiscono un particolare museo.