Il territorio di San Colombano è attraversato dal percorso, che un tempo era tratto della “Via del Sale”, che da San Colombano Certenoli (36) - Vignale (236) - Pendici Monte Pissacqua - Passo dell'Anguilla (713) - Passo di Romaggi (716) - Passo del Dente (899), arrivava al Monte Ramaceto (1345), centro di tutto l’interesse naturalistico e paesaggistico dell’area. Su di esso sono stati ritrovati reperti litici, a dimostrazione della transumanza degli antichi liguri in questi territori. Di grande interesse paesaggistico è il territorio a terrazzamenti di Celesia e Camposasco; esiste inoltre una grande quercia a Carpenissone, albero non ancora reso monumentale dei censimenti regionali, ma degno di segnalazione. Fondamentale alla dimostrazione dell’uso agricolo sostenibile del territorio è l’agglomerato di case disposte sulla linea di costa a Baranzuolo e case in pietra con portali megalitici ed architravi incisi a Cichero, Camposasco, Baranzuolo e sparse tra i comuni limitrofi di Orero e Cicagna. Numerosi sono anche i mulini per la molitura delle castagne e del grano, soprattutto in Val Cicana e nel fossato di Calvari.
Tra le emergenze paesaggistiche, naturalistiche e geomorfologiche spicca, come si è detto, il “Sistema del Monte Ramaceto” individuato anche dagli studi propedeutici del Piano del Parco dell’Aveto nel 1999. Esso, con il suo maestoso anfiteatro (una piega cretacea coricata) domina Romaggi, Cichero ed i territori limitrofi. Il substrato è costituito da stratificazioni ad Arenaria della Formazione geolitologica di cui fanno parte le arenarie del Monte Zatta. Dichiarato con la Direttiva Habitat 92/43 Sito di Importanza Comunitaria “pSIC M. Ramaceto”, nelle sue praterie vivono il falso bosso (Polygala chamaebuxus), un piccolo arbusto che caratterizza gli ambienti rocciosi, l’orchidea sambucina (Dactylorrhiza sambucina), la genziana di Koch (Gentiana kochiana), importante pregio della Flora Ligustica, che si colloca in microambienti freddi anche nel versante meridionale del Monte Ramaceto.
Altre specie floristiche di pregio sono la sassifraga (Saxifraga paniculata), il semprevivo (Sempervivum ssp), il dente di cane (Erythronium dens-canis), la scilla silvestre (Scilla bifolia), lo zafferano maggiore (Crocus napolitanus), il sigillo di Salomone (Polygonatum sp.), l’agrifoglio (Ilex aquifolium) nell’area di Pian Casarile, vicino a Calvari.
Sono splendidi i castagneti secolari a Passo Romaggi, dove si crea il microclima adatto anche alla crescita del mirtillo nero e segnalati anche sulla Carta bionaturalistica della Regione Liguria, le cerreta al Passo Romaggi, attraversata dall’itinerario dei 7/P, dove a luglio fiorisce il giglio di S. Giovanni (Lillium bulbiferum ssp croceum) e le cerrosughere (Quercus crenata) ben distribuite ed interessanti dal punto di vista genetico poiché derivate dall’ibridazione tra la sughera (Quercus suber) ed il cerro (Quercus cerris). Si trovano cerrosughere anche a Romaggi.
Non autocotone, ma da segnalare per la valenza climatica sono le piane coperte da bambù nella zona di Calvari.
Noti a tutti sono i noccioleti di Calvari e Romaggi, dove fioriscono il ciclamino (Cyclamen hederifolium) ed il bucaneve (Galanthus nivalis).
Le aree più belle del comune di Calvari sono percorribili con itinerari a volte complessi, ma ineguagliabili per lo splendore dei paesaggi:
· San Colombano Certenoli (36) - Vignale (236) - Pendici Monte Pissacqua - Passo dell'Anguilla (713) - Passo di Romaggi (716) - Passo del Dente (899) - Monte Ramaceto (1345).
· Calvari - Passo Romaggi - Monte Ramaceto attraverso l’itinerario dei 7/P.
· Camposasco - Villa Oneto – Montallegro.
· Celesia - M. Ramaceto.
· Parte terminale del sentiero attrezzato dell’Oasi dell’Entella nell’area di Scaruglia (importante per l’avvistamento dell’avifauna).
Per approfondimenti: http://www.cailigure.it/, http://http://www.parks.it/, http://www.vivamontagna.it.