Ambiente
L’area comunale può suddividersi in due parti: quella di valle (Pianezza e Monleone) e quella collinare, rappresentata dalla frazione verde e ricca in coltivi di Serra. Il fattore ambientale dominante del territorio è il torrente Lavagna, che solca l’area e ospita una numerosa serie di specie dell’avifauna e dell’ittiofauna.
Cicagna è anche nota come il "paese della cicogna": infatti non è raro osservare aironi (Ardea cinerea), garzette (Egretta garzetta), ma ci sono stati in tempi non lontani avvistamenti della maestosa cicogna bianca (Ciconia ciconia), un trampoliere migratore tutelato dalle normative internazionali. Nelle acque del Lavagna vivono le trote (Salmo trutta), non sempre di ripopolamento.
Le colline di Serra, oltre alla bellezza paesaggistica che conservano, sono lo scrigno di anfratti umidi e rocciosi dove vive il geotritone (Speleomanthes ambrosii), un rarissimo anfibio tutelato da normative europee e regionali.
L’importanza ambientale del territorio di Cicagna è però più legata alla gestione e all’uso sostenibile dello stesso, che non alle conoscenze naturalistiche, ad oggi piuttosto scarse.
Uno dei prodotti più noti è l’uva Scimiscia', un vitigno locale che deriva da una macchiolina color ruggine sull'acino, che ricorda appunto una piccola cimice. I sommelier descrivono così questo il raro e pregiato vino che se ne ottiene: «Il colore dell’ottimo vino è giallo oro carico, il profumo è intenso con sentori di confetture di frutta e miele, frutti canditi, il sapore è secco e caldo con fondo lievemente tannico, buona la struttura e la persistenza aromatica intensa».
Cicagna possiede nella sua area un parco urbano in cui si estende un’immensa pineta.
In paese si lavora la pietra nera; tant’è vero che dei due musei istituiti nel 1995 - oltre a quello archeologico, dedicato al Mesolitico e in parte all’Alto Medioevo - esiste una tappa dell’Ecomuseo dell’Ardesia, dove si svolgono visite propedeutiche a quella del centro espositivo del Chiapparino, sede dell’Ecomuseo "La via dell’ardesia", dove un antico opificio con ciminiera datata 1900 è stato sottoposto ad una vera operazione di archeologia industriale, per conservarne intatta la struttura e riutilizzarne gli ambienti a scopi culturali e promozionali. Dal Chiapparino due volte al giorno - quattro in estate - partono le visite guidate che comprendono anche la cava di Isolona d’Orero, dove è possibile leggere dal vivo la storia della lavagna, pietra così intimamente legata alla vita quotidiana, all’architettura e al paesaggio della Liguria. Per ulteriori informazioni si rimanda al sito: http://www.galfontanabuona.it/.
Tutto questo si può osservare con semplici itinerari o itinerari stradali a tappe nei centri espositivi e nei siti dell’Ecomuseo dell’Ardesia, oppure lungo i sentieri che portano, con un po’ di difficoltà, ai Monti Caucaso e Ramaceto (http://www.cailigure.it/, http://www.cai.it/, http://www.vivamontagna.it/, http://www.galfontanabuona.it/).
I tratti di sentieri che partono da Cicagna per le aree montane sono consigliati ad esperti:
· Pianezza - Croce d’Orero - Monte Ramaceto; · Cicagna - Monte Caucaso - Acquapendente; · Pianezza - Pian dei Ratti - Coreglia - Montallegro.
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