Panfilio Caranza
Panfilio Caranza. Insigne giurista, durante la sua permanenza a Milano fu molto stimato da Carlo Borromeo, futuro santo. Il papa Sisto V gli conferì incarichi in varie ambascerie.
Scipione Caranza
Scipione Caranza. Giurista e diplomatico alla corte papale, fu inviato da papa Alessandro VII all’Imperatore Leopoldo I. Per i meriti acquisiti, l’Imperatore gli concesse il titolo di barone del Sacro Romano Impero.
Gerolamo Nasalli
Gerolamo Nasalli (1710-1792). Nato a Varese nel 1710, addottorato in legge, fu podestà di Borgonovo e di Piacenza, quindi svolse attività di giurista fra Piacenza e Parma. Nel 1756 fu consigliere supremo delle regie finanze; dieci anni più tardi fu presidente del Supremo consiglio di grazia e giustizia; infine, dopo aver ricoperto la carica di rettore dell’Università di Parma, nel 1775 fu eletto presidente della regia giunta di giurisdizione per i rapporti tra lo Stato di Parma e gli affari ecclesiastici. Nel 1769 ottenne il titolo di conte. Morì a Parma e fu sepolto nel duomo cittadino.
Luigia Ferrari Pallavicini
Luigia Ferrari Pallavicini (1772-1841). A lei Ugo Foscolo dedicò una celebre ode dopo una rovinosa caduta da cavallo, avvenuta a Genova nell’estate del 1800.
Giuseppe Arrivabene
Giuseppe Arrivabene. Di origine mantovana, si stabilì a Varese nella prima metà del XIX secolo, per sfuggire alle persecuzioni politiche di cui fu vittima per le sue idee patriottiche e per l’amicizia personale con Silvio Pellico. Il conte Arrivabene fu anche compositore e amico di Giuseppe Verdi; nel 1853 fondò a Varese la prima banda musicale, che intitolò all’amico Pellico.
Filippo Ferrari
Filippo Ferrari. Nato a Varese nel 1836, nel periodo del Risorgimento prese parte alla spedizione garibaldina dei Mille.
Curiosità
Nel 1714 Elisabetta Farnese, figlia del principe Odoardo e promessa sposa al Re di Spagna Filippo V, passò da Varese nel suo viaggio verso la penisola iberica, per raggiungere lo sposo. Viaggiò in carrozza da Parma a Varese, dove il 25 settembre, trascorse la notte nel palazzo dei Cesena; il giorno seguente proseguì in portantina il viaggio verso Sestri (Levante).
Gioacchino Rossini, grande compositore e appassionato gastronomo, era un grande estimatore dei funghi secchi di Varese, che si faceva mandare perfino a Parigi.
Nell’estate del 1479, mentre era in pieno svolgimento la lotta dei Fieschi con i Landi per la riconquista del feudo di Varese, Sforza Maria Sforza, fratello di Ludovico il Moro accorso in aiuto di Gianluigi Fieschi, venne improvvisamente a morte – forse per avvelenamento - e la sua salma fu esposta per otto giorni nella chiesa di Santa Maria nel borgo (oggi non più esistente).
Secondo un’antica tradizione, nella notte di Natale gli animali avevano la possibilità di parlare, come gli uomini. Un contadino, incuriosito, una volta si nascose nella stalla per poter ascoltare la conversazione tra le sue bestie, ma la mattina dopo fu trovato morto e nessuno osò più avvicinarsi alla stalla.
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